Al Salone Internazionale del Libro di Torino: Un dialogo profondo sulla lotta al razzismo

Il Salone Internazionale del Libro di Torino non è solo un appuntamento annuale per gli amanti della letteratura, ma anche un'occasione per affrontare tematiche attuali e urgenti. Quest'anno, sabato 20 maggio, lo spazio dedicato alla Città di Torino ha ospitato un incontro intitolato “Torino contro il razzismo”, con partecipanti di spicco come l'Assessore Jacopo Rosatelli, Roberto Grieco, Luciano Scagliotti e, non per ultimo, Valentina Spînu, Vicepresidente del Patto Torino Città Antirazzista.

 

Valentina Spînu rappresenta una generazione di giovani attivisti determinati a costruire un futuro inclusivo. Da oltre un decennio, dedica parte del suo tempo come volontaria sostenendo le comunità romena e moldava nel Piemonte. La sua dedizione l'ha portata a diventare una risorsa inestimabile per la FARMP, la Federazione delle Associazioni Romene e Moldave del Piemonte. Questa Federazione non solo è orgogliosa di essere tra i 58 firmatari del “Patto Torino Città Antirazzista” nato nel 2021, ma ha anche l'onore di rappresentare il Patto a livello istituzionale grazie alla Vicepresidente Valentina.

 

La missione del Patto, inserito tra i beni comuni da tutelare e valorizzare, è emblematica del cambiamento positivo che molte comunità stanno cercando di portare avanti. Torino, in particolare, sta mettendo in atto strategie concrete, come l'adozione di un Piano di Azione Locale contro il Razzismo. Questo piano è frutto del progetto europeo SUPER, che mira a consolidare il ruolo delle autorità locali nella lotta contro la xenofobia e il razzismo.

 

L'incontro al Salone Internazionale del Libro è stata una vetrina di questi sforzi. Durante la sessione, sono state presentate le azioni previste dal Piano, sottolineando l'importanza della collaborazione tra le autorità locali e le associazioni antirazziste che hanno contribuito alla sua stesura.

La presenza di Valentina Spînu a questo evento non è solo simbolo della sua personale dedizione alla causa, ma rappresenta anche l'impegno di molti giovani come lei. Come comunità, dovremmo celebrare e sostenere individui come Valentina, che lavorano instancabilmente per costruire un futuro dove l'inclusione e la diversità sono viste come risorse, piuttosto che come ostacoli.

 

In conclusione, la lotta contro il razzismo a Torino non è solo una questione di politiche e patti, ma anche di persone, passioni e dedizione. Con giovani attivisti come Valentina Spînu in prima linea, c'è speranza per un futuro più equo e accogliente per tutti.

 

 

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