CULTERRA – Incontro di culture e terre portatrici di pace

 

La Cultura che unisce valorizzando le differenze. La Cultura come strumento per incontrarsi e per conoscersi. La Cultura che diventa ambasciatrice di pace.

Domenica, 5 giugno 2022, al Teatro Gobetti di Torino si è svolto lo spettacolo multiculturale CULTERRA: la cultura occasione d’incontro, di comprensione e pace.

Italia, Grecia, Europa dell’Est (Romania e Moldova), Cina, America Latina e Africa si sono esibite sullo stesso palcoscenico, sfoggiando le tradizioni, i costumi e i suoni delle proprie terre.

L’evento, patrocinato della Città di Torino http://www.comune.torino.it/ , della Città metropolitana di Torino, della Regione Piemonte https://www.regione.piemonte.it/web/  e del Consolato Generale della Romania a Torino https://torino.mae.ro/it  è stato organizzato in collaborazione con alcune associazioni di comunità del capoluogo piemontese come: AMECE, Armonia, Panafricando, Associazione Piemonte Grecia “Santorre di Santarosa” http://www.piemonte-grecia.org/1/, Semilleros, Zhisong http://www.zhisong.org/ , il Centro di Cultura e Tradizioni italo-romene di Torino, Folk Danza Venaria e i Musicanti di Halanwà.

Lo spettacolo si è aperto con il discorso di Sua Eccellenza Ioana Gheorghias, Console Generale della Romania a Torino, Sua Eccelenza Kamal Eddahri, Viceconsole del Regno di Marocco a Torino https://www.consulat.ma/ e Massimiliano Ziella, Presidente della Federazione delle Associazioni Romene e Moldave del Piemonte, che hanno salutato l’iniziativa, plaudendo al mirabile sforzo organizzativo e di coesione confluito nello spettacolo teatrale.

Culterra – alla sua prima edizione – ha messo in risalto un mondo variegato, pieno di colori e vitalità, in una sinergia totale tra le varie associazioni partecipanti, italiane e di altre estrazioni etniche.

“Lo spettacolo è stato il momento finale di un complesso lavoro di organizzazione, fatto di incontri, dove persone di ogni età e di diverse cittadinanze hanno collaborato per progettare un’occasione di incontro e festa. È emblematico che lo spettacolo sia stato aperto da una sfilata di bandiere e con il sottofondo musicale di “We are the world”, e che si sia concluso con un ballo piemontese occitano, eseguito dai rappresentanti di ognuna delle comunità etniche partecipanti: sì è voluta simboleggiare l'unità nella diversità.(Massimiliano Ziella)

Particolarmente toccante anche il momento in cui i bambini hanno portato sul palco una serie di cartelloni realizzati con il messaggio: IL MONDO HA FAME DI PACE. UNITI INSIEME. PIÙ CULTURA. SENZA GUERRA.

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